Alla presentazione della Relazione annuale del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni, il Presidente Renato Brunetta ha sottolineato, citando lord Kelvin, che «ciò che non si misura, non può essere migliorato».
Come realtà che sviluppa soluzioni digitali per creare e misurare Valore pubblico ne siamo convinti e, avendo partecipato alla presentazione della relazione, ci fa piacere approfondire alcuni spunti emersi.
In particolare, sulla misurazione della performance della PA e dell’impatto generato sugli utenti dai servizi pubblici, oltre al tema degli indicatori correlati al concetto di Valore pubblico.
Il ruolo della tecnologia nel creare e misurare Valore pubblico (Vp)
In Maps ESG crediamo che la digitalizzazione della PA debba necessariamente andare oltre la semplice informatizzazione dei processi burocratici.
Le normative attuali, infatti, parlano di performance, valutazione dei rischi corruttivi, privacy, antiriciclaggio, in altre parole di funzioni complesse e co-dipendenti, per le quali l’uso di strumenti di produttività individuali, come ad esempio i fogli Excel, non possono rappresentare oggi una scelta adeguata.
Per creare, misurare, proteggere e condividere il Valore pubblico, infatti, servono soluzioni di governance integrata e multilivello.
Riportiamo di seguito alcuni passaggi a commento della relazione annuale del CNEL e rimandiamo, per un’analisi puntuale, allo speciale de Il Sole 24 Ore “Relazione CNEL sui servizi pubblici per l’anno 2024”.
Valore pubblico e misurazione delle performance delle PA
Per Valore pubblico si intende il benessere sociale, economico, ambientale e sanitario generato, nel suo agire, da una pubblica amministrazione.
La creazione di questo valore è direttamente connessa alle performance delle pubbliche amministrazioni, alla gestione delle risorse disponibili e alla capacità di ridurre i rischi che potrebbero erodere tale valore.
Come sottolineato da Marcella Mallen, consigliera CNEL, durante la presentazione «La Relazione sui servizi pubblici di quest’anno è stata impostata con una metodologia e un approccio innovativo, soprattutto dal punto di vista della misurazione della performance della PA, che diventa oggi sempre più orientata alla valutazione dell’impatto generato sugli utenti dei servizi pubblici e sulla sostenibilità, che promuove un benessere duraturo e inclusivo».
Investire nello sviluppo delle competenze e nella formazione del capitale umano, ha sottolineato Mallen, è centrale per far compiere un salto di qualità alla PA.
L’incremento dell’efficienza e della qualità complessiva dell’azione amministrativa è direttamente connesso alla valorizzazione del merito e alla valutazione della performance.
Non a caso, negli ultimi anni, le Linee guida del Dipartimento della Funzione pubblica hanno rafforzato il concetto di performance come leva fondamentale per la creazione del Valore pubblico.
Tra le novità emerse dalla relazione di quest’anno, Mallen ha inoltre sottolineato come «il sistema di monitoraggio è passato da un approccio rendicontativo dei risultati ex post a una logica di ragionamento ex ante, non più solo in termini di output dei risultati prodotti, ma di impatto generato sui target di riferimento».
L’agire della Pubblica Amministrazione ha infatti un impatto diretto sulla qualità di vita dei cittadini.
Per misurare il Valore pubblico, occorre quindi utilizzare indicatori che monitorino non solo la realizzazione degli interventi nei tempi previsti, ma anche il loro impatto concreto sulla qualità di vita delle persone.
Misurazione integrata del Valore pubblico e PIAO
Le performance delle pubbliche amministrazioni devono essere integrate tramite sistemi di gestione del rischio per garantire che il valore generato non venga eroso e che le politiche pubbliche abbiano un impatto positivo e duraturo.
Il sistema di misurazione integrata del Valore pubblico, così come articolato nel quadro normativo italiano, rappresenta un passo avanti significativo per la gestione della Pubblica Amministrazione, orientato a migliorare l’efficacia, l’efficienza e la trasparenza delle politiche pubbliche.
Il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), introdotto dal D.l. n. 80 del 2021, punta a superare i vecchi strumenti di pianificazione frammentati, unendo sotto un’unica architettura le differenti dimensioni della gestione pubblica: dalla salute organizzativa alla gestione delle performance e dei rischi, fino agli impatti esterni, in una logica di pianificazione integrata e continua.
La piramide del Valore pubblico
Uno dei principali strumenti metodologici per misurare il Valore pubblico (Vp) è il modello della «Piramide del Valore pubblico».
Rappresenta un modello utile per pianificare e valutare le azioni della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di massimizzare il valore creato per la comunità.
Come illustrato nello speciale de Il Sole 24 Ore (pag.14), alla base della piramide ci sono le risorse della Pubblica Amministrazione, la cui salute organizzativa, economica e infrastrutturale è essenziale per abilitare la creazione del Valore pubblico mentre al vertice della piramide si trova l’impatto complessivo delle politiche pubbliche sul benessere dei cittadini.
La piramide è composta da tre livelli:
- Salute delle risorse
È il livello base, fondato su indicatori che misurano la qualità delle risorse umane, digitali, infrastrutturali, economiche e finanziarie della Pubblica Amministrazione. - Performance organizzativa
È il livello intermedio e risponde alle domande «come creare il Vp?» e «come proteggere il Vp?», da affrontare in modo integrato, così da tutelare e salvaguardare gli specifici obiettivi di performance con specifiche misure anticorruzione. - Impatto esterno
È il livello di vertice e misura l’effetto delle politiche pubbliche sul benessere complessivo e multidimensionale dei cittadini.
Il PIAO funge da strumento strategico per integrare e coordinare le diverse attività e obiettivi della pubblica amministrazione. Permette di vedere come ogni piano della piramide si interconnette e contribuisce a un obiettivo comune, assicurando coerenza nelle azioni intraprese.
Utilizzare il framework della piramide consente di pianificare in modo analitico, analizzando ogni livello separatamente per identificarne i punti di forza e di debolezza.
Allo stesso tempo, permette una visione integrata, valutando l’impatto complessivo delle politiche e dei programmi implementati. Attraverso indicatori di performance e feedback, è possibile monitorare l’efficacia delle azioni intraprese e apportare le necessarie correzioni.
In sintesi, la Piramide del Valore pubblico fornisce un quadro strategico per la pianificazione, l’implementazione e la valutazione delle politiche pubbliche, garantendo che ogni intervento sia orientato a massimizzare il valore per i cittadini e a rispondere in modo efficace alle loro esigenze.
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