Un supporto efficace e trasparente per le decisioni strategiche e operative nella P.A.
GZOOM è nato dalla consapevolezza del legittimo desiderio da parte dei cittadini e della società civile – in un’ottica di partecipazione e trasparenza – di chiedere conto alle Pubbliche Amministrazioni di come vengono impiegate le risorse provenienti dal gettito fiscale cui essi stessi contribuiscono.
Al di là dei risultati percepibili direttamente, infatti, attraverso l’erogazione o meno dei servizi richiesti e la creazione di infrastrutture pubbliche, la differenza tra un ente pubblico che svolge il proprio ruolo con risultati più o meno soddisfacenti si può – anzi si deve – misurare attraverso l’utilizzo condiviso di metriche e dati valutabili, comparabili tra loro e rendicontabili in maniera obiettiva e trasparente.
Abbiamo chiesto a Stefano Benfenati – responsabile della business unit del gruppo che si occupa di portare le migliori pratiche di governance presso le organizzazioni complesse – di raccontarci come quando e perché è nato questo prodotto.
Forte di un’esperienza professionale ventennale nel settore relativo ai processi di analisi dei sistemi informatici di supporto alla governance aziendale, e di un’attività di oltre quindici anni impiegati nello stesso ambito, ma in contesti istituzionali e pubblici, Benfenati impiega infatti con successo le sue competenze nei settori dell’innovazione tecnologica e dell’implementazione dei modelli di governance, strategici e operativi.
Un sapere, il suo, che parte dunque dal cuore dell’azienda e dell’ente per dispiegarsi e mettersi in opera nella valorizzazione di pratiche di efficienza in ambito pubblico e istituzionale, al servizio di organizzazioni particolarmente complesse.
Ma sentiamo qualcosa di più sul suo lavoro direttamente dalle sue parole.
Quando è nata l’idea di progettare GZOOM? A partire da quali istanze?
La “gestazione” di GZOOM è durata due anni: dall’ideazione, avvenuta nel 2007, si è passati all’effettiva realizzazione nel 2009, a cui è seguita l’anno successivo la sperimentazione con un cliente pilota individuato nel Comune di Genova
Quali erano le aspettative che miravate a soddisfare?
Obiettivo dell’iniziativa imprenditoriale è sempre stata quella di fornire alle pubbliche amministrazioni una soluzione informatica utile per:
- Governare i bisogni dei propri portatori d’interesse, non solo amministrarli.
- Valutare i risultati ottenuti, e non semplicemente misurarli.
- Rendere conto del valore pubblico creato, e non solo contabilizzarlo in cifre, seppure importanti.
La nostra finalità è stata quindi quella di fornire alle Pubbliche Amministrazioni una soluzione informatica che permettesse di spostare il focus da una Governance basata sulla consuntivazione e archiviazione dei dati alla loro Analisi, per rispondere al meglio ai bisogni della collettività in un rapporto di comunicazione trasparente tra l’amministrazione e il cittadino.
Dalla progettazione alla sua messa in opera, quali sono stati i risultati?
L’applicativo è andato in produzione dal 2011, dopo l’esecuzione delle analisi dei dati in fase di test con il Comune di Genova, coinvolgendo in seguito altri enti.
Nello stesso anno GZOOM si è aggiudicato due bandi nazionali incentrati sulla qualità (Eli4u e Elistat) che hanno confermato che il nostro applicativo era la soluzione più avanzata per la misurazione delle Performance delle Pubbliche Amministrazioni su territorio nazionale.
Come si è evoluto il progetto? Avete best pratice da mettere in risalto?
Sì, e si tratta di risultati molto soddisfacenti. Il Comune di Genova, infatti, insieme al Comune di Bologna (entrambi clienti GZOOM) sono diventati nel 2014 specifici case study al seminario organizzato da Formez, emblemi di best practice riguardante le performance negli Enti Pubblici.
E per il divenire? Come vi state muovendo rispetto al progetto?
Nonostante il mercato della pubblica amministrazione viva un momento di profonda crisi finanziaria dovuta alla diminuzione di fondi disponibili, il team di GZOOM resta forte della certezza che una Performance misurata e analizzata possa avvicinare ai bisogni del cittadino la Pubblica Amministrazione, in un rapporto di trasparenza destinato a generare fiducia nell’Ente.