24 Luglio 2024

Software per la sanità, come digitalizzare la gestione del rischio integrato

La gestione dei rischi per una maggiore protezione del bene comune è un obiettivo che può essere raggiunto con l’ausilio di software specifici, progettati per supportare la sanità nella promozione delle buone pratiche e nell’eliminazione di quelle inefficaci.

Oggi, infatti, non basta affidarsi a sistemi capaci di affrontare il quotidiano, ma occorre realizzare sistemi resilienti, in grado di anticipare situazioni critiche in ogni ambito operativo, arginando la probabilità di eventi avversi. Motivo per cui si richiedono strumenti per moderare il rischio, riducendo il suo impatto sulla capacità dell’ente pubblico di generare valore per la collettività.

Il raggiungimento di questo obiettivo richiede l’adozione di software per la gestione integrata del rischio. Questi strumenti regolamentano, in un sistema coerente, tutte le misure volte ad ampliare la condivisione delle conoscenze e delle best practice, riducendo il rischio in ogni processo e integrandolo nella strategia di sviluppo.

Identificare i rischi in sanità: come un software può aiutare nella gestione dell’incertezza

Valorizzare le buone pratiche consente una gestione competente del rischio e aiuta a limitare conseguenze impattanti su tutta l’organizzazione. Ma questo non basta; è bene dotarsi di strumenti digitali settati appositamente per la gestione e misurazione del rischio integrato. Dall’analisi delle cause degli eventi avversi è possibile implementare un piano d’azione, così da evitare il ripetersi degli errori.

La sanità, come ogni altro ente della Pubblica Amministrazione, è esposta a una serie di rischi spesso difficili da prevedere, tra i quali quello del rischio clinico, che impatta sulla salute dei pazienti e influisce sull’etica e la reputazione delle strutture. Per ridurre al minimo questa minaccia, è fondamentale partire dall’analisi delle criticità esistenti e pianificare strategie di intervento attraverso l’individuazione di possibili azioni di miglioramento. In tale contesto, l’implementazione di un software per la gestione del rischio in sanità consente di procedere in modo ordinato e razionale.

Oltre a supportare l’analisi delle cause degli eventi avversi, è necessario mappare i processi aziendali e analizzarne le vulnerabilità, al fine di definire un piano di prevenzione che riduca la probabilità di eventi avversi e ne mitighi l’impatto quando si verificano.

Il rischio operativo, le implicazioni sulla continuità delle performance organizzative

Una soluzione digitale è essenziale per garantire all’ente sanitario di procedere nella sua operatività senza il rischio di interruzioni. Il blocco delle attività può avere un impatto enorme sulla salute dei pazienti, creando peraltro un danno reputazionale permanente per la struttura e per l’intero sistema sanitario nazionale. Anche in questo caso, il digitale supporta nella mappatura dei processi più critici e aiuta a identificare le vulnerabilità da tenere sotto stretta osservazione per ridurre il rischio.

La pandemia ha dimostrato che anche eventi a bassissima probabilità di accadimento e altissimo impatto distruttivo devono essere valutati per predisporre piani con cui gestire tali situazioni eccezionali. Situazioni che altrimenti metterebbero a rischio la continuità assistenziale in un contesto di erogazione di servizi essenziali per la comunità come sono quelli sanitari.

Anticorruzione e antiriciclaggio: il software per la gestione integrata del rischio

L’utilizzo delle tecnologie digitali è oggi imprescindibile nelle organizzazioni pubbliche per semplificare le procedure, generare automatizzazioni, contrastare la corruzione e il malaffare, anche grazie a nuovi flussi di lavoro 100% paperless. Eliminare il cartaceo aiuta a controllare questi rischi, poiché impedisce alla base la manipolazione dei documenti e traccia gli stakeholder coinvolti nella gestione dei processi.

Con una soluzione di gestione del rischio corruttivo, a partire dalla mappatura dei processi, vengono identificati i possibili eventi rischiosi che sono poi trattati pianificando delle misure di prevenzione. Queste misure sono da monitorare nel tempo per verificarne l’effettiva attuazione, valutare eventuali cause ostative alla loro realizzazione ed infine determinarne l’efficacia nella mitigazione del rischio. La soluzione informatica produce quindi i dati utili a completare la sezione del PIAO relativa all’anticorruzione, in cui è confluito il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione, e la relativa rendicontazione.

Anche i rischi legati alla normativa antiriciclaggio sono oggetto di valutazione, pur trattandosi di una norma generalmente meno attenzionata nella Pubblica Amministrazione.

In questo caso sono coinvolti i soli processi che coinvolgono controparti e su cui si deve valutare il rischio di incorrere in Operazioni Sospette da segnalare alle autorità competenti.

Disciplinare la responsabilità e gestire il GDPR con la gestione digitale del rischio in sanità

La digitalizzazione del rischio permette di individuare e disciplinare con puntualità eventuali responsabilità in caso di eventi critici nel contesto del trattamento dei dati personali da parte di un ente pubblico. Per farlo è necessario predisporre forme di controllo in ambiti specifici e coordinare le attività relative alla tutela della privacy previste dalla normativa legata al GDPR.

Ogni ente pubblico della sanità è chiamato a individuare i potenziali rischi per la sicurezza dei dati e per la privacy dei pazienti attraverso una valutazione d’impatto. Quali sarebbero le conseguenze nel caso, ad esempio, di un attacco informatico o di una fuga di dati interna? In sanità è cruciale prevenire questo rischio, per la tutela dei dati di un paziente: proteggere le informazioni contenute in una cartella clinica è essenziale per creare un rapporto di fiducia con i cittadini.

Come troppo spesso riportato dalle cronache, la presenza di grandi moli di dati sensibili, quali quelli sanitari, rappresenta un appetibile bersaglio per i malintenzionati.

Una soluzione di gestione integrata del rischio aiuta a:

  • mappare i trattamenti dati e gli asset aziendali utilizzati
  • effettuare una valutazione di impatto DPIA (Data Protection Impact Assessment) identificando possibili vulnerabilità
  • programmare le azioni da attuare per aumentare le misure di sicurezza con cui prevenire violazioni di dati