L’impatto delle nuove tecnologie sui processi della Pubblica Amministrazione ha in questi anni consentito di snellire procedure complesse e laboriose, e accorciato i tempi di sviluppo e acquisizione di nuove competenze. Questa spinta si rivela ancora oggi una priorità per affrontare i cambiamenti di scenario della transizione digitale ed ecologica.
I benefici delle tecnologie hanno, infatti, generato non solo nuove potenzialità in seno al settore pubblico, con l’automazione di processi a scarso valore aggiunto. Hanno anche attivato nuovi modelli formativi e abilitato strumenti di misura delle performance attraverso l’impiego di software dedicati.
Il monitoraggio dei risultati relativi agli obiettivi di crescita e sviluppo delle competenze nella PA è la leva per competere anche nel settore pubblico e offrire servizi di qualità superiore ai cittadini. Come fare in questa impresa? La pianificazione di percorsi formativi e la valutazione del loro effettivo impatto sull’organizzazione richiedono strumenti specifici ai direttori del personale.
Soluzioni tecnologiche a supporto di pianificazione e assessments, in grado al contempo di generare valori misurabili sulla rendicontazione degli obiettivi raggiunti.
Tecnologia digitale: la competenza che misura le competenze
La PA fino a qualche anno fa soffriva di un ritardo strutturale piuttosto grave nel raggiungimento della digitalizzazione a causa dell’assenza di competenze tra le schiere di funzionari pubblici. Dato che emerge dall’indicatore Desi (Digital Economy and Society Index) sviluppato dalla Commissione europea sulla dimensione dello sviluppo digitale dei singoli paesi.
Come evidenza questa analisi, nel 2019 l’Italia si posiziona tra le ultime 5 nazioni europee per tasso di digitalizzazione. Ragion per cui c’è motivo di credere che il cammino verso una completa rinascita tecnologica della PA sia ancora una sfida aperta a cui occorre rispondere con urgenza affinché si possano garantire tutte le condizioni per rendere possibile ai cittadini la fruizione digitale dei servizi. Questo obiettivo implica che gli uffici pubblici siano in grado di assolvere allo sviluppo delle giuste competenze per il corretto utilizzo delle nuove tecnologie.
Se da un lato la competenza digitale è necessaria per usare al meglio le soluzioni informatiche, rese disponibili dalla veloce innovazione del settore, dall’altro specifici applicativi aiutano nello sviluppo delle competenze supportando l’amministrazione nei seguenti passaggi:
- mappatura dei servizi che l’amministrazione eroga in base alla propria Mission
- definizione della strategia di erogazione dei servizi per creare maggiore Valore Pubblico
- identificazione delle competenze richieste sui diversi servizi in base alla strategia scelta
- assessment delle competenze presenti nel personale che eroga i servizi
- analisi dei gap tra le competenze disponibili e quelle richieste, da risolvere con attività formativa o con mobilità interna/esterna.
Il ruolo della tecnologia nello sviluppo e nella misura delle competenze
Progettare piani di formazione nel settore pubblico che rispondano alle esigenze delle organizzazioni e delle persone è un compito sempre più complesso. Una mission (quasi) impossibile, dato che ormai da 14 anni la PA in Italia sta facendo i conti con un taglio del 50% (decreto legge n.78/2010) del budget dedicato alla formazione e allo sviluppo di competenze.
Secondo questo studio del 2023 intitolato “Come cambia la formazione nella PA. Criticità, opportunità e sfide”, la dirigenza avrebbe ancora difficoltà e resistenze nell’individuare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica per lo sviluppo delle competenze necessarie a creare davvero Valore Pubblico. Sembra ancora oggi un leitmotiv che vede la macchina burocratica impantanata sui processi di trasformazione organizzativa, digitale e culturale.
Grazie alle nuove tecnologie diventa però possibile invertire questa rotta e iniziare a misurare i traguardi dello sviluppo organizzativo. Nonché gestire end to end tutto il ciclo di acquisizione del sapere e delle buone pratiche della PA. Per raggiungere questo obiettivo si possono utilizzare strumenti fatti su misura per stimolare e supportare la crescita delle competenze, già dalla fase di programmazione degli interventi formativi, a partire dalla mappatura dei processi. Le soluzioni tecnologiche disegnate per le PA intervengono laddove la gestione dell’informazione è più critica, aiutando i funzionari pubblici a:
- individuare con chiarezza gli obiettivi di crescita, legati alle competenze utili a creare Valore Pubblico;
- formare una cultura del dato anche in ambito formazione e sviluppo;
- offrire il supporto tecnico adeguato al raggiungimento dei risultati.
I vantaggi per il singolo e per l’organizzazione
L’implementazione di una soluzione verticale per lo sviluppo delle competenze delle risorse umane si rivela un valido aiuto per individuare e monitorare gli obiettivi più difficili da tenere sotto controllo per i dirigenti pubblici. Il processo di valutazione di quelli assegnati in fase di programmazione e l’analisi dei comportamenti organizzativi – tra cui attitudini e competenze di ciascun dipendente – diventano così parametri facilmente misurabili. Ciò implica non solo una condivisione maggiore di valori e risultati, ma anche l’introduzione nei sistemi informativi di uno strumento che garantisce una misura standardizzata per la valutazione delle competenze.
Il processo di valutazione, una gestione che crea valore
Grazie al supporto in tutto il processo di analisi delle competenze lo strumento permette di assistere formatori e dirigenti nella creazione delle schede individuali di valutazione, assegnarle ai valutatori e calendarizzare incontri periodici per misurare i progressi compiuti da ognuno. Digitalizzare tutti questi processi permette di generare nuovo valore sostenibile perché crea un sistema di dati condiviso con gli stakeholder sia all’interno sia all’esterno della PA. Su queste nuove metriche può iniziare un nuovo percorso di sviluppo organizzativo.
Infine le competenze da sviluppare sono mirate ad erogare servizi in modo più efficace ed efficiente, quindi a creare Valore Pubblico agli utenti e alla comunità, oltre che ai dipendenti, così da perseguire il fine ultimo della pubblica amministrazione, al servizio della società.